Una storia millenaria
Risalgono all'antica colonia dei greci Calcidesi di Naxos le origini della città di Catania. I Calcidesi si stabilirono alle falde dell'Etna nel 729 a.C., e i primi insediamenti nacquero nel luogo in cui oggi si trova il monastero dei Benedettini. Qui si sviluppò l'acropoli fino al 476 a.C., anno in cui fu conquistata dal tiranno di Siracusa, Gerone, che dopo aver confinato i suoi abitanti a Lentini, impose alla città il nome "Etna". Ma la reazione dei Calcidesi fu immediata: nel 461 a.C. riconquistarono e riedificarono il luogo al quale restituirono il nome di "Catania o Catina" - il nome, secondo Plutarco, significa "grattugia", ad indicare la natura lavica del terreno su cui sorge la città. Da questo momento in poi Catania subì altre otto distruzioni, per lo più di origine naturale: eruzioni e terremoti. Semidistrutta da un'eruzione nel 121 a.C., durante il consolato romano di Marco Emilio e di Lucio Aurelio, fu completamente depredata dal propretore Verre. Nel periodo romano la città visse momenti di splendore così grande, grazie alla costruzione del teatro e del foro, delle terme e del circo, dell'anfiteatro e del ginnasio, che fu annoverata tra le venti città più importanti del mondo mediterraneo.
In seguito, con il susseguirsi delle occupazioni da parte di Vandali, Ostrogoti Goti ed Arabi, Catania subì un periodo di decadenza; rifiorì nel periodo del dominio normanno, ma il terribile terremoto del 1169, seguito da un'eruzione durante la quale la lava arrivò fino al mare ed al castello di Aci, devastarono la città e provocarono moltissime vittime.
La ricostruzione fu immediata, ma per mano di Enrico IV la città fu saccheggiata e in parte distrutta. Ad un'altra esplosione d'ira imperiale fu dovuta l'ennesima distruzione della città nel 1232 ad opera di Federico II di Svevia, che ordinò di diroccare Catania per vendetta riguardo al tentativo di adesione alla lega delle città guelfe, e fece costruire nel 1239 il Castello Ursino, ancora oggi esistente. Fu durante il regno di Federico II che Catania ebbe il suo primo stemma comunale, raffigurante il mitico elefante che ancora oggi è il simbolo della città. Dopo Fedetico II fu la volta degli Angioini ed in seguito degli Aragonesi, che nominarono Catania capitale del Regno di Sicilia e vi rimasero fino al 1411.